L’Authority Europea per la protezione dei dati ha confermato la conformità di Google Cloud alle normative che regolano il flusso dei dati a livello internazionale. Google soddisfa pienamente i requisiti stabiliti dall’Unione Europea per la protezione dei dati e il loro trasferimento da parte dei Paesi dell’UE verso il resto del mondo.
Introdotta nel 1995, questa direttiva europea regola la tutela delle persone fisiche relativamente al trattamento dei dati personali e alla libera circolazione di tali dati. È una direttiva molto importante per la privacy dei cittadini e di tutti coloro, aziende e utenti, che affidano le proprie informazioni al cloud.
Quello della sicurezza è uno dei principali ostacoli all’adozione del cloud da parte delle organizzazioni, grandi e piccole. Molte aziende europee, infatti, impongono come clausola di adozione che i propri dati sensibili non debbano risiedere al di fuori del territorio europeo.
G Suite e Google Cloud Platform garantiscono la protezione dei dati
La Commissione Europea ha stabilito una serie di Clausole Contrattuali Standard (o Clausole Contrattuali Tipo) che devono essere utilizzate per essere in regola con le normative inerenti il trasferimento dei dati personali al di fuori dell’area economica europea.
Come riportato sul blog ufficiale di Google, G Suite e Google Cloud Platform sono in linea con queste clausole e quindi sarà possibile per i clienti Google, presenti su gran parte del territorio europeo, fare affidamento alle clausole presenti nel contratto di Google riguardanti il trasferimento dei dati, perché riconosciute come conformi e non sarà necessario creare delle clausole “ad hoc”.
Tutto questo semplificherà l’iter delle autorizzazioni richieste in altri Paesi, laddove viene richiesto, e contribuirà a rendere più veloce e facile la valutazione dei rischi di sicurezza in cui possono incorrere i dati sensibili dei clienti.
Per conoscere ulteriori dettagli su come G Suite e la GCP sono in regola con la direttiva dell’Authority europea potete visitare la pagina EU Data Protection Directive.