Ogni anno enormi quantità di energia vengono utilizzate per alimentare i potenti data center di Google, che sono del 50% più efficienti rispetto alla media. L’energia serve anche ad alimentare i prodotti e i servizi che Google fornisce alle aziende e ai privati: per farsi un’idea più precisa basta pensare che ogni minuto vengono caricate più di 400 ore di video su YouTube e annualmente vengono fatte trilioni di ricerche sul motore di ricerca.
Fin dal 2010, Google ha deciso di utilizzare fonti di energia rinnovabile per ridurre le emissioni di carbonio e l’impatto sull’ambiente. Nel corso di questi sei anni, il costo dell’energia eolica e solare è sceso rispettivamente del 60% e del 80%, dimostrando che le rinnovabili stanno diventando sempre di più l’opzione più economica e conveniente. Un dato importante se si pensa che i costi per l’energia elettrica rappresentano la voce di spesa più importante per i data center.
Google utilizza il 100% di energia rinnovabile
Dal 2017, il 100% dell’energia utilizzata arriverà solo da fonti solari ed eoliche e questi investimenti andranno a sostenere intere comunità, governi locali, infrastrutture e ulteriori progetti per l’energia rinnovabile.
Il grosso dell’energia utilizzata da Google proviene da fonti eoliche, ma dal momento che il vento non soffia costantemente per 24 ore al giorno, vengono prese in considerazioni altre fonti rinnovabili e ampliare l’accesso all’energia pulita.
L’obiettivo è quello di fare della sostenibilità una realtà, di consentire la creazione di luoghi di lavoro sani e a basso impatto ecologico. A partire dai pannelli solari posti sul tetto della sede aziendale fino ad arrivare all’utilizzo della bici per andare al lavoro.
Gli esperti sostengono che la lotta contro il cambiamento climatico è una priorità globale urgente. Il settore privato, in collaborazione con i leader politici, deve adottare misure importanti per la popolazione e per l’ambiente.